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Villa Lancellotti

Mar 27 2017 - Mar 27 2017

Villa Lancellotti

Date
  • Mar 27 2017 - Mar 27 2017

Location

La storia

Villa Lancellotti è una delle sei ville tuscolane situate sul territorio di Frascati. Si trova nei pressi del viale che costeggia il suggestivo Parco dell’Ombrellino, parte della Rete delle Dimore storiche del Lazio. Vanta una storia molto diversa rispetto a quella che portò alla costruzione delle altre sontuose dimore dell’aristocrazia papalina nel territorio frascatano.

Nel 1582, Silvio Antoniano, segretario del Collegio Cardinalizio, fece dono alla Congregazione dell’Oratorio fondata da Filippo Neri, detta per questo anche “dei Filippini”, di un terreno a Frascati. Qui venne eretta grazie al lavoro di un confratello laico dell’Oratorio, Antonio Sala, una casa di campagna, villa della Croce, destinata alla convalescenza dei componenti della Congregazione. Il primo nucleo architettonico era molto semplice: a due piani, con cucina e cantina al piano terra, ampio ambiente centrale per le carrozze e grande salone centrale al piano superiore dove si affacciavano le stanze e una piccola cappella.

Dopo la morte di Filippo Neri, il cardinale Cesare Baronio donò agli Oratoriani altre porzioni di terreno ma questi, impegnati nei lavori di costruzione della Chiesa Nuova e incapaci di sostenere le spese di manutenzione del fondo, affittarono la villa al cardinale Alfonso Visconti che ampliò l’edificio trasformandolo da “casa ordinaria” in “palazzo” con la realizzazione di una loggia a tre archi e due ali simmetriche con sei stanze. Visconti fece affrescare le volte delle sale al piano terra con soggetti a tema biblico e allegorico e con stemmi eseguiti da Cherubino Alberti intorno al 1606. Con la morte del Cardinale nel 1608, i lavori si interruppero e i Filippini dovettero vendere la villa che passò dapprima al duca Mario Mattei e poi al duca Ferdinando Gonzaga che la vendette, nel 1617, al banchiere pisano Roberto Primi, esponente della famiglia Borghese e tesoriere di Paolo V. A Roberto Primi si deve la costruzione nel giardino del “teatro delle acque”, ispirato a quello di Mondragone ma scenograficamente meno fastoso di quello di Villa Aldobrandini. La figlia di Primi, Caterina, sposò Silvio Piccolomini la cui famiglia ereditò la villa fino al 1840 quando venne venduta al barone Francesco Melherm di Baviera. La proprietà passò poi nel 1866 a Elisabetta Aldobrandini, moglie di Filippo Massimo Lancellotti che diede inizio a una serie di lavori di consolidamento e restauro che interessarono il ninfeo e la decorazione pittorica interna come la volta della sala al pianterreno decorata nel 1873 da Angelini e Forti e che raffigurava scene tratte dalla storia della famiglia Lancellotti.

Informazioni e contatti

La villa attualmente non è aperta al pubblico

COME ARRIVARE
Viale Catone
00044, Frascati (RM)